campania architettura 2023
territori plurali
aree tematiche

La pluralità dei territori, come tema di questa edizione del Festival, è descritta attraverso i luoghi più emblematici della Campania, scelti tra aree urbane, aree interne e linea di costa del territorio regionale. Luoghi rappresentativi di una diversa tipologia di paesaggio coniugata ad una specifica tematica territoriale, nella dimensione plurale dei luoghi. alla linea di costa che da nord a sud disegna il confine tra terra e mare, alle aree interne, continuamente in bilico tra spopolamento e nuovi tentativi di riscatto.



1 / Riscritture urbane
La città consolidata.


Nella condizione più esplicitamente metropolitana delle aree urbane ad alta concentrazione antropica, si sperimenta, da un lato, la pratica contemporanea degli usi transitori per rigenerare grandi contenitori dismessi con una esplicita dimensione urbana e, dall’altro, si indaga il tema delle “fabbriche d’Autore” realizzate in Campania da alcuni tra i più famosi architetti e ingegneri italiani del Novecento, per consolidare un’azione di conoscenza e l’idea di un recupero di questi manufatti, individuando funzioni e nuove centralità che possano restituire un diverso valore collettivo a queste architetture, un tempo pensate esclusivamente per ospitare il lavoro dell’uomo.



2 / Linea di costa, lo spazio della transizione
Tra terra e mare, per un nuovo modello di sviluppo.        


Attraverso i Masterplan/Programmi Integrati di Valorizzazione, la Regione Campania è impegnata da alcuni anni sulla riqualificazione della fascia costiera, attraverso azioni di programmazione, coniugando insieme il risanamento ambientale ed il turismo, la rigenerazione degli spazi e la qualità della vita degli abitanti dei luoghi costieri. Nell’ambito del Programma Integrato di Valorizzazione del litorale domitio flegreo, uno dei temi affrontati è stato quello dei beni confiscati alla criminalità organizzata e al loro riutilizzo. L’occasione del Festival ci offre l’opportunità di riprendere il tema e guardare questo consistente patrimonio, da anni bloccato con una totale indisponibilità all’edificazione e alla trasformazione, come una delle più significative risorse del vasto territorio casertano.


3 / Riabitare le aree interne
L’architettura della rigenerazione, nella prospettiva delle reti territoriali. 


L’Irpinia, terra di terremoti e dissesti, è investita da un importante progetto infrastrutturale in Valle Ufita, dove si sta costruendo la stazione dell’alta velocità/alta capacità Hirpinia della linea Napoli-Bari, con annessa piastra logistica. La linea, parte di un corridoio che connetterà Occidente e Oriente Europeo, ha la potenzialità di divenire opportunità di rigenerazione di un intero sistema territoriale fatto di paesi e paesaggi, configurando una nuova urbanità policentrica diffusa. Ma l’Irpinia è anche espressione di nuove sperimentazioni per il recupero delle aree interne, come il Piano Nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua) che la regione Campania sta realizzando nell’alta Irpinia. Inoltre, i temi della dotazione dei servizi ecosistemici, della ricerca di nuovi equilibri energetici e dell’acqua come risorsa vitale, trovano il compendio ideale nel comparto Morcone-Campolattaro, dove sono state finanziate le opere necessarie a rendere operativa la diga di Campolattaro e dell’impianto di produzione di energia idroelettrica, uno dei dieci progetti strategici del PNRR.

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Scegli il percorso che ti interessa tra i 6 laboratori attivati per il festival CA23 territori plurali.